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25/11/2022
25 novembre 202 - Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Sulle donne non solo abusi, tanti ancora i diritti negati

Sono 104 le donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno; 88 hanno perso la vita per mano del partner o del proprio ex. Ben 7.814, le chiamate al numero di pubblica utilità 1522, nel solo primo trimestre dell’anno.

Sono gli ultimi dati pubblicati dal Ministero dell’Interno e, nello specifico, dal Servizio analisi criminale che analizza i dati interforze acquisiti dalla banca dati delle forze di polizia.

Si registra, nell’insieme, un lieve calo delle azioni di violenza di genere, rispetto al passato. Ma questo non deve consolare. Perché per il femminicidio e la violenza di genere non ci sono attenuanti. Non è pensabile, né tollerabile. Ed è questo il messaggio che deve passare. Non solo in occasione del 25 novembreGiornata contro la violenza sulle donne, che come ogni anno anche il Credito Cooperativo intende celebrare tenendo alta l’attenzione su un fenomeno indegno per un paese moderno e civile.

Il 25 novembre è occasione per ricordare, in particolare, che la violenza, non è solo fisica o psicologica. È anche violenza economica, fatta di soprusi ed emarginazione finanziaria. Si verifica soprattutto quando viene negata l’autonomia.

Sono ancora tante, infatti, le famiglie dove le donne sono lontane dall’emancipazione economica. Non basta avere un lavoro per mettersi ai ripari, perché questo tipo di violenza assume diverse sfaccettature. Sono ancora troppe le situazioni familiari nelle quali è solo l’uomo che amministra il denaro e “concede” alla moglie o alla compagna piccole somme per esigenze personali.

“Sono allarmanti – ribadisce la presidente di iDEE – l’Associazione delle donne del Credito Cooperativo – Teresa Fiordelisi –  i dati che ancora oggi mostrano un quadro drammatico delle vittime di violenza, in una società che invece di maturare ed evolvere sembra ancora troppo spesso priva degli strumenti culturali, economici, psicologici, necessari a fronteggiare questa emergenza”.

“Quella del 25 novembre – ricorda – è una ricorrenza che ogni anno ci deve portare a essere sempre più consapevoli della complessità e dell’urgenza del tema della violenza contro le donne”.

IL PRIMO PASSO, L’INDIPENDENZA

Nel 2020, le donne assistite dai Centri antiviolenza senza lavoro o risorse per rendersi autonome erano il 60,5% (dati Istat febbraio 2022). E la quota sale al 70% tra le giovani dai 18 a 29 anni, le più precarie. Nello stesso anno, erano circa 21 mila le donne che avrebbero avuto bisogno di un supporto per raggiungere l’indipendenza economica. Sono dati da emergenza sociale.

“Abbiamo imparato – sottolinea ancora Teresa Fiordelisi – che la violenza non è solo fisica, ma anche verbale, psicologica ed economica. Diversi studi mostrano come spesso i primi meccanismi di controllo e violenza contro una donna si manifestino proprio in materia economica. Infatti, con la limitazione dell’accesso a risorse economiche si inizia a privare la donna della propria indipendenza, rendendo sempre più difficile l’allontanamento da dinamiche di dipendenza nociva. Questi elementi non possono che far riflettere chi opera nell’industria bancaria”.

Le BCC, in quanto banche di comunità, sono da sempre impegnate nell’erogare crediti, anche di piccole entità sotto forma di Microcredito per contribuire a favorire processi di inclusione e coesione sociale.  Soprattutto per sostenere e difendere l’indipendenza economica delle donne vittime di violenza.

Parliamo, nello specifico, del “Microcredito di Libertà”, il progetto di emancipazione economica delle donne vittime di violenza frutto dell’intesa fra l’allora Ministero per le Pari Opportunità e la FamigliaFedercasse, l’ABI, l’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM), la Caritas Italiana, siglata nel 2020 e che sta finalmente giungendo alla sua fase operativa.

In questo modo, infatti, le BCC intendono impegnarsi nell’attivazione di un sistema strutturato di microcredito dedicato all’emancipazione delle donne vittime di violenza.

“Nel 2019 – conclude Fiordelisi – è nato il progetto di Microcredito di Libertà a sostegno delle donne vittime di violenza e con queste stesse premesse l’Associazione iDEE promuove ogni giorno azioni e opere di sensibilizzazione a favore di una cultura che sappia valorizzare il ruolo e il contributo delle donne. Perché siano sempre più libere, libere di affermarsi, libere di perseguire scelte e progetti personali e professionali”.

I DATI DI UNA VERA EMERGENZA SOCIALE

Dall’inizio dell’anno fino alla data del 21 novembre, sono state uccise – come detto in apertura – 104 donne

I dati interforze – contenuti nel lavoro realizzato dal Servizio Analisi Criminale del Viminale – analizzano, tra l’altro, l’andamento degli omicidi volontari. Nei primi nove mesi del 2022, hanno fatto registrare una diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2021 (sono stati 82 anziché 90). Vittime ricordate nel Report con il nome di battesimo e con una breve descrizione del fatto criminale.

Secondo, inoltre, gli ultimi dati Istat (agosto 2022), le persone che hanno chiamato per la prima volta il 1522 (il numero contro la violenza sulle donne e lo stalking) nel primo trimestre 2022 sono l’82,4% del totale, dato che risulta leggermente inferiore rispetto ai trimestri precedente e rispetto allo stesso periodo del 2021. Tra le vittime questo dato risulta in aumento e raggiunge il 92,6%.

Le vittime che hanno contattato il 1522 hanno segnalato di avere subito più tipologie di violenze nel 68,9% dei casi (in particolare, 2 nel 21,7% e 3 o più forme di violenza nel 47,2% di casi; valore in lieve aumento rispetto al precedente trimestre). I dati relativi al primo trimestre 2022 confermano che quanto analizzato nei precedenti trimestri, ovvero che quando le vittime contattano il 1522, più di frequente segnalano la violenza fisica come la violenza principale che subiscono. Considerando però tutte le forme di violenza subite, quella psicologica risulta la più frequente.

#fattisentirecontrolaviolenza

Fonte: Sulle donne non solo abusi, tanti ancora i diritti negati: https://creditocooperativo.it/news/25-novembre-sulle-donne-non-solo-abusi-tanti-ancora-i-diritti-negati

Sulle donne non solo abusi, tanti ancora i diritti negati